La giornata mondiale dei poveri

Papa Francesco ha richiamato la comunità cristiana sull’opportunità di mettere al centro della Chiesa cattolica i poveri. Sembra scontato, se leggiamo col cuore e l’intelligenza della fede il percorso di Gesù, che apre il cammino…

Papa Francesco ha richiamato la comunità cristiana sull’opportunità di mettere al centro della Chiesa cattolica i poveri. Sembra scontato, se leggiamo col cuore e l’intelligenza della fede il percorso di Gesù, che apre il cammino, e dei discepoli, che cercano di “stargli dietro” con qualche fatica personale e di gruppo!

Basterebbe tenere gli occhi ben aperti e ci accorgeremmo che camminano con noi, magari un po’ appartati, con i volti segnati dalla sofferenza e non belli da vedere. Nel 1979 l’Episcopato Latinoamericano, radunato a Puebla de los Angeles (Messico) nella III Conferenza Generale, ci ha lasciato una descrizione efficace dei loro volti. Sono quelli dei bambini segnati dalla miseria ancora prima di nascere, dei giovani disorientati che non trovano posto nella vita e nella società, delle popolazioni indigene e afroamericane, dei contadini senza terra, degli operai sfruttati e spesso malpagati, dei disoccupati, licenziati e fuori del mercato del lavoro, di coloro che abitano le periferie delle città e i quartieri degradati, degli anziani soli e impoveriti, …

Noi potremmo continuare l’elenco giusto per ricordare anche i nuovi poveri che abitano le nostre periferie umane e sociali. Quei poveri che vivono in mezzo a noi e che i nostri occhi non vedono. Quelli di cui, secondo noi, “devono interessarsi gli addetti ai lavori sociali, perché sono pagati per questo!”. Avvicinarsi, conoscerli, riconoscerli come nostri fratelli, condividere la nostra vita e i nostri beni (non solo quelli materiali) è la chiamata evangelica che ci fa Gesù Cristo a ogni passo della strada e in un tempo pacificato non disturbato da preoccupazioni.

I nostri occhi vedono ciò che il cuore ha già scelto. Ce lo ricordava il parroco di Bozzolo, don Primo Mazzolari, nella straordinaria sintesi: “Chi ha molta carità vede molti poveri, chi ha poca carità vede pochi poveri, chi non ha carità non vede nessuno”.

Chi sono i poveri accanto a noi?

Hanno volti da cui sfuggono i nostri occhi, non belli da vedere, non da fissare con insolenza o superiorità. Noi fuggiamo da questi volti come da specchi che deformano i nostri volti o ne mostrano le fatiche nelle rughe incipienti. Eppure riflettono le nostre identità esistenziali e le nostre paure. Anche noi siamo poveri e ci fa bene la compagnia di questi amici e fratelli. Innanzitutto perché siamo anche noi precari costitutivamente, dipendenti da un soffio vitale che ci è donato e che restituiremo sulla bocca a Colui che ci ha baciato per primo donandoci la sua vita.

I poveri li avremo, per fortuna e per grazia, sempre con noi (Gv 12, 8) proprio perché tendiamo a dimenticarci che lo siamo tutti e che fanno parte essenziale della nostra famiglia spesso incurante di loro. Sulla loro amicizia e fraternità si gioca il Nome stesso di Dio Padre e della nostra fede in Lui. Come potremmo chiamarlo Padre senza avere la prova che si prende cura dei figli, incominciando dai più bisognosi? Come potremmo scorgere il suo volto se Gesù, suo Figlio e interprete, non si fosse mostrato fratello e prossimo di ognuno di loro? Come potremmo rivelare il cuore e il volto autentico della Comunità cristiana se “per loro non c’è posto” nei luoghi dove ci incontriamo?

I poveri sono la cartina di tornasole dell’autenticità della nostra vita di credenti cristiani. Metterli al centro della preghiera, dell’osservazione, della cura, della riflessione, della ricerca di un posto nella società e nella Chiesa ci evangelizza, ci libera dai narcisismi e autocelebrazioni trionfaliste.

In attesa di celebrare con loro la domenica 19 novembre con umiltà e verità chiediamo allo Spirito che la sorpresa della loro presenza fra noi ci regali quella gioia che ha riempito il cuore di Maria quando ha cantato il Magnificat.

 

Don Luigi Gloazzo

Direttore Caritas diocesana

 

Udine 19.11.2017

 

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