CaritaSummer: mettersi alla prova per gli altri

Pubblichiamo l’editoriale apparso sul settimanale La Vita Cattolica e scritto dalla nostra Giovanna Guidobaldi, educatrice di Spazio Giovani Via Rivis 15.

 

CaritaSummer: mettersi alla prova per gli altri

Cosa vuol dire per i ragazzi affrontare nuove esperienze e “sporcarsi le mani” nel volontariato? Vuol dire tante volte affrontare anche le proprie paure, la timidezza, il non sentirsi abbastanza all’altezza di qualcosa, vuol dire essere spinti magari da qualcuno – “Perché ti fa bene fare qualcosa” – a provare un’esperienza diversa, ma non sentirsi ancora pronti e doverla affrontare lo stesso.

CaritaSummer – la proposta di campi estivi di volontariato rivolta dalla Caritas diocesana di Udine agli adolescenti – è uno spazio di sperimentazione “protetto”. Uno spazio di crescita e di scambio di idee e pensieri dove tutti i ragazzi che negli anni hanno partecipato si sono portati a casa un’esperienza al contempo positiva e faticosa, perché mettere “le mani in pasta e sperimentare” significa, appunto, anche fare fatica. Quello che i giovani in queste settimane di esperienza di volontariato fanno è mettersi alla prova, uscire dalla propria comfort zone. Si viene a contatto oltre che con altri volontari – da cui imparare e con cui condividere anche situazioni che li mettono alla prova, pure emotivamente – anche con i propri coetanei che si ha modo di conoscere e con i quali si scopre magari di avere un obiettivo comune, ad esempio essere di supporto agli altri.

Si sperimenta poi la possibilità di poter parlare e discutere di tematiche attuali ed importanti in momenti dedicati e con sospensione di giudizio, assieme ai coetanei e guidati da personale esperto e dagli educatori. I giovani hanno la possibilità di esprimere la propria creatività ed i propri pensieri, vengono supportati e accompagnati con delicatezza perché nel corso di questa esperienza capita di entrare in contatto con realtà molto diverse da quelle nelle quali vivono e che spesso vengono ignorate e non considerate, ma che vanno affrontate con una certa sensibilità e consapevolezza. Quello che ci riportano questi ragazzi è che mettersi in gioco in tali realtà insegna a relazionarsi con tutti i tipi di persone, ad accettare le differenze e particolarità. Sottolineano che CaritaSummer è un’esperienza forte sotto l’aspetto umano, che ti mette davanti pure ai tuoi limiti, ma che allo stesso tempo è divertente, permette di crescere e formarsi. Affrontare questo tipo di nuove esperienze dà la possibilità di osservare con i propri occhi una realtà di cui si sente parlare sicuramente a scuola, in televisione e che quindi si pensa di conoscere, ma che, “toccata con mano”, fa ragionare e riflettere, fa mettere in discussione il proprio pensiero, confrontandolo con le idee degli altri, attivando, talvolta, un cambiamento. Quello che vediamo, alla fine di questa esperienza di volontariato, è un attivarsi di collaborazione, di rispetto e condivisione tra i ragazzi ed anche con i volontari dei servizi nei quali svolgono le varie attività. Cresce inoltre la voglia di scoprire e capire le cose che accadono e che si osservano, attivando il dialogo, il confronto e la condivisione che grazie a questo tipo di esperienza si instaura.

Giovanna Guidobaldi

Educatrice del Centro Giovani Via Rivis 15

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