Col progetto «Cjase di Diu» si affronta il disagio abitativo

C’è un dato di particolare rilievo tra i tanti numeri contenuti nel report sulle povertà elaborato dall’Osservatorio povertà e risorse del Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine a partire dai dati forniti dai Centri di Ascolto. Il dato in questione è quello che ci indica come nel corso del 2023 si siano rivolte ai centri circa 1000 persone che erano prive di abitazione, pari al 34% del totale (qui si può leggere il report completo). È in forza di questa situazione che il Centro Caritas sta realizzando nel 2024 – grazie al sostegno di Fondazione Friuli (Bando Welfare) e ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica – il progetto «Cjase di Diu». Punto di forza dell’iniziativa è – ancora una volta – la rete dei servizi Caritas: in primo luogo l’Unità di strada (che monitora costantemente il territorio della città di Udine andando ad incontrare, in particolare, le persone senza dimora) e naturalmente i Centri di ascolto, specialmente quello diocesano.

L’obiettivo è sostenere un nutrito numero di queste persone “intercettate”, supportarle e accompagnarle nella costruzione di un percorso di reintegrazione sociale a partire dal disagio abitativo. «Il protagonismo delle persone che stanno beneficiando del progetto, cioè il loro diretto coinvolgimento nella co-costruzione di un percorso personalizzato verso l’autonomia – spiega la referente del progetto Sara De Benedetti – è ormai una prassi consolidata e un principio irrinunciabile all’interno del Centro Caritas, lo strumento fondamentale è quello dei colloqui individuali».

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