«Sotto la barba»: le storie di chi vive per strada, oltre i pregiudizi

Appuntamento lunedì 3 aprile, alle 20.30, a Udine alla Libreria Tarantola con «Sotto la barba. Dalla strada alla casa: una via possibile per le persone senza dimora» partendo dalla lettura di tre storie di vita e dalle fotografie scattate “sul campo” dagli operatori della Caritas di Udine, verrà raccontato il nostro territorio in una chiave inedita.

Lunedì 3 aprile, alle ore 20.30, la Caritas diocesana di Udine e l’Opera Diocesana Betania vi invitano alla Libreria Tarantola per una serata di approfondimento dal titolo «Sotto la barba. Dalla strada alla casa: una via possibile per le persone senza dimora» in cui – partendo dalla lettura di tre storie di vita e dalle fotografie scattate “sul campo” dagli operatori della Caritas di Udine –, verrà raccontato il nostro territorio in una chiave inedita. Ad emergere, al di là degli stereotipi, sarà la Udine di chi vive in strada e di chi si impegna per la costruzione di una rete comunitaria che dia risposta alle problematiche dei senza dimora.

 

Oltre alle équipe della Caritas di Udine e dell’Opera Diocesana Betania, interverranno Anna Zenarolla e Paolo Molinari, sociologi e membri del comitato scientifico del Network Housing First Italia. Saranno infatti loro a fornire il quadro teorico necessario a comprendere l’approccio «Housing First» (passaggio diretto «dalla strada alla casa»), che mette in discussione diversi pilastri nelle strategie di contrasto alla grave marginalità, partendo dal principio che la casa è un diritto umano primario.

 

Continua dunque l’impegno diocesano a tenere i riflettori accesi sulla situazione di marginalità dei senza dimora, l’inizativa del 3 aprile segue, infatti, di poche settimane la campagna nazionale #homelesszero a cui anche Caritas diocesana e Opera Betania avevano aderito (qui la notizia) organizzando, lunedì 13 marzo, la proiezione gratuita del film «Gli invisibili» che ha visto una grande partecipazione di pubblico al Cinema Visionario di Udine. 

 

Vale la pena ricordare, ancora una volta, che da anni la Caritas di Udine e l’Opera Diocesana Betania promuovono servizi di accoglienza e accompagnamento di persone senza dimora. Questo impegno si concretizza in progetti come l’equipe di contatto (nato da una collaborazione di enti del privato e del pubblico impegnati sul fronte della grave marginalità), e in strutture come la mensa «La Gracie di Diu» di Via Ronchi a Udine, l’asilo notturno «Il Fogolar» e le diverse comunità di «Betania», dove persone in situazione di marginalità, affiancate da operatori sociali e volontari, possono recuperare le condizioni per tornare al benessere. Queste diverse realtà sono accomunate dall’attenzione non solo ai beni materiali, ma anche e soprattutto alle relazioni, fondamentali per uno sviluppo positivo dei percorsi di esclusione sociale, e dalla continua collaborazione con le comunità locali, civili ed ecclesiali, nel consolidamento di stabili reti di sostegno e solidarietà, che guardino oltre la logica dell’emergenza contingente. Sono 137 le persone accolte dal Fogolar nell’arco del 2016, e più di 99.000 i pasti cucinati dalla mensa «La Gracie di Diu» nello stesso arco di tempo.

 

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