Il 23 gennaio 2020 alle ore 18.30 avrà luogo un incontro informativo dedicato al sistema di tutela e ruolo del tutore volontario. L’incontro si terrà a Udine presso FONDAZIONE FRIULI via Daniele Manin 15 in collaborazione con Caritas (UD), SPES Scuola.
Relatori
- La presa in carico del minore straniero
(Ilaria Pinzani – Uff. Assistenza Sociale Comune di Udine) - Il viaggio migratorio dei minori
(Sara De Benedetti – Caritas di Udine;
Martino Benzoni – Casa Immacolata) - Il sistema di accoglienza del minore straniero
(Adela Canciani, Laura Fedele – Istituto Civiform) - La Tutela Volontaria rivolta a minori stranieri
(Barbara Santagata, Jessica Beele – Operatrici UOL Friuli) - Testimonianze di tutori volontari in carica
Modera l’incontro Anna Piuzzi – Giornalista
A seguire confronto e dibattito
Tutori volontari di Minori non accompagnati: chi sono?
I tutori volontari sono cittadine e cittadini disponibili a esercitare la tutela e la rappresentanza legale di persone straniere di minore età, arrivate in Italia senza adulti di riferimento. Il loro compito è assicurare che al minore sia garantito l’esercizio dei suoi diritti senza
a l cuna discriminazione.
Cosa vuol dire diventare tutore volontario di un minore?
Vuol dire diventare punto di riferimento e guida nel suo percorso di inserimento nel nostro Paese. Il tutore promuove il benessere psicofisico dei minorenni, monitora i percorsi di educazione e integrazione sulla base delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle
aspirazioni dei ragazzi, collabora con le istituzioni e il sistema dell’accoglienza.
Come si diventa tutore volontario?
Per diventare tutore volontario bisogna rispondere al bando di selezione e formazione del Garante per l’infanzia della propria regione o provincia autonoma (o dell’Autorità garante per l’infanzia e l ’adolescenza nel caso non vi sia un Garante) e frequentare un corso, che tratta aspetti giuridici, psicologici e sociali. Per poter assumere l’incarico – gratuito – bisogna avere almeno 25 anni e non aver riportato
condanne penali.
Perché diventare tutore volontario?
Perché è u n a pratica di cittadinanza attiva, c h e supporta il minorenne straniero arrivato in Italia senza genitori o altri riferimenti familiari adulti, che lo aiuta a comprende re il Paese e la comunità in cui vive, che lo indirizza nelle scelte da compiere.Essere un tutore volontario comporta quindi supportare e sostenere i minori, rappresenta un’esperienza di grande arricchimento personale e reciproco.
Per saperne di più:
www.tutelavolontaria.garanteinfanzia.org
Il progetto di monitoraggio della tutela volontaria per i minori stranieri non accompagnati che l’Autorità garante per l’infanzia e l’ adolescenza (Agia) è chiamata a svolgere dalla legge 47/2017 è finanziato dalle risorse europee del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI), gestito dal Ministero dell’interno.
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