Centro Caritas, Opera Betania e Centro missionario: presentati i bilanci sociali

Uno sguardo d’insieme che abbraccia il contesto d’azione locale e l’impegno alla cooperazione allo sviluppo nel Sud del mondo. Questo l’intento sotteso alla presentazione contestuale – martedì 9 luglio in conferenza stampa – dei bilanci sociali 2023 del Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine, dell’Opera diocesana Betania e di Missìon Odv Ets, braccio operativo del Centro missionario diocesano alla presenza dell’arcivescovo, mons. Riccardo Lamba. Di seguito pubblichiamo una sintesi della conferenza stampa, la rassegna stampa, i file scaricabili dei tre bilanci.

Uno strumento per comprendere le dinamiche sociali

È un’analisi puntuale su ognuno dei numerosi ambiti di intervento quella contenuta nel Bilancio sociale 2023 del Centro Caritas (puoi scaricare il pdf a questo link) dell’Arcidiocesi di Udine redatto dall’ Osservatorio sulle povertà e risorse. Accanto al fare, all’operosità quotidiana, viene dunque messo in campo anche un prezioso strumento di studio volto ad «analizzare le dinamiche sociali e ad orientare di conseguenza il servizio di carità nel cuore delle povertà, tanto tradizionali quanto nuove, che vivono le persone e le famiglie» ha evidenziato il direttore della Caritas diocesana di Udine, don Luigi Gloazzo. Quello offerto dalle équipe di operatori e di volontari – che ogni giorno incontrano le persone, esprimendo vicinanza umana e competenza professionale – è uno sguardo fondamentale che dovrebbe servire ed essere di ispirazione anche alle istituzioni del territorio nel costruire risposte efficaci ai bisogni emergenti.

 

Mons. Lamba: «Povertà in aumento»

«Sono in Friuli da pochi mesi – ha evidenziato mons. Riccardo Lamba –, ma qui come altrove è in aumento la popolazione che si trova in difficoltà, è questo un fatto oggettivo lo dicono in maniera incontrovertibile i numeri. È poi importante sottolineare che le povertà sono tante, c’è ad esempio quella educativa che riguarda i nostri giovani a cui dobbiamo trasmettere motivazioni e competenze perché possano spendersi anche a favore della comunità. C’è la povertà degli anziani, sempre più soli. E c’è il tema dell’accoglienza delle persone migranti che è questione complessa che non può essere affrontata con soluzioni facili, di pancia. Accanto alle risposte ai tanti che in Friuli sono solo in transito, servono infatti progettualità di medio e lungo periodo dedicate a quanti scelgono di fermarsi sul territorio, che favoriscano dunque l’integrazione attraverso l’insegnamento della lingua italiana e percorsi di inserimento sociale. E serve vigilare sul lavoro perché non attecchiscano anche qui condizioni disumane di sfruttamento». Mons. Lamba ha poi sottolineato l’importanza della collaborazione con le istituzioni del territorio «per dare risposte corali e avere la forza di riattualizzarle costantemente, di pari passo col mutare delle dinamiche sociali».

 

Mensa diocesana: beneficiari raddoppiati

Ma veniamo ai numeri. I dati rilevano, infatti, che alcuni ambiti di servizio hanno dovuto necessariamente ampliarsi, è il caso della mensa diocesana La Gracie di Diu che nel 2023 ha visto letteralmente lievitare le presenze: 1617 le persone che hanno beneficiato del servizio (755 in più rispetto al 2022, dunque quasi il doppio), 109.613 i pasti prodotti contro i 96.867 del 2022. Stabili invece i numeri del Centro di Ascolto diocesano che ha accolto 874 persone, per un totale di 2.106 colloqui e 2.227 interventi. Allargando lo sguardo, durante la conferenza stampa sono stati anticipati alcuni dati di prossima pubblicazione, riguardanti tutto il territorio della Diocesi (riferiti dunque agli undici Centri di ascolto diocesani). Le persone che si sono affacciate a questo servizio sono state 2.961: italiana, georgiana e bengalese le prime tre nazionalità. «La Caritas con i suoi centri di ascolto, con i diversi servizi come l’asilo notturno, la mensa, gli empori solidali e molto altro ancora – ha osservato don Luigi Gloazzoè in qualche modo un avamposto nella società. Le persone che incontriamo non sono utenti, ma fratelli e sorelle che vivono una condizione di marginalità da cui è difficile uscire senza un accompagnamento reale. Il nostro impegno quotidiano si sostanzia proprio in questo accompagnamento e il nostro obiettivo è che anche i poveri concorrano alla costruzione della società».

In aumento anche le accoglienze all’asilo notturno Il Fogolâr: sono state 188, 44 in più rispetto al 2022. Sono addirittura quasi triplicati i contatti con le persone senza dimora da parte dell’équipe di strada che effettua uscite diurne e serali sul territorio, anche per mappare e monitorare le presenze nella città di Udine: ben 737 i contatti, 455 in più rispetto al 2022.

 

Grave marginalità: 324 le prese in carico di Casa Betania

Ad accendere i riflettori sulle gravi marginalità è stato Raffale Fabris, coordinatore dell’Opera diocesana «Betania» (qui puoi scaricare il pdf del bilancio sociale 2023). «Anche i nostri numeri sono in costante aumento – ha infatti osservato Fabris –, siamo passati dalle 214 prese in carico del 2020 alle 324 del 2023, solo nell’ultimo anno l’aumento è stato quasi del 30%». Nel dettaglio le persone prese in carico con percorsi di accoglienza sono 166, mentre quelle inserite in percorsi di accompagnamento educativo sono 75 (si tratta di persone che hanno una propria risorsa abitativa anche se talvolta estremamente precaria, l’intervento è dunque volto al mantenimento delle autonomie che le persone hanno raggiunto o strutturato pur vivendo situazioni di marginalità sociale). Infine le persone in carico al servizio Grave marginalità realizzato sul territorio dell’Ambito territoriale Friuli Centrale con il Centro Caritas sono state 83. «L’aumento delle prese in carico ha un duplice risvolto – ha spiegato Fabris –, uno positivo perché vuol dire che i percorsi territoriali ci permettono di individualizzare le risposte che costruiamo per le persone insieme ai servizi sociali e ai servizi specialistici. Quello negativo sta nel fatto che questo aumento deriva anche dall’incremento di interventi emergenziali, di pronto intervento sociale che spesso si soffermano quindi sul sintomo emergente e non affrontano le problematiche radicali delle persone, senza costruire percorsi di medio e lungo periodo».

Fondamentale su questo fronte l’avvio di tavoli di co-progettazione con le istituzioni del territorio e con le realtà che vi operano: «Il welfare nel nostro Paese, ma più in generale in Europa – osserva Fabris – si sta orientando su un modello comunitario, generativo, in cui i diversi soggetti della rete sociale (istituzioni, terzo settore e cittadini) sono chiamati a partecipare corresponsabilmente ai percorsi di presa in carico e di cura delle persone. Per questo Betania insieme a Caritas sta partecipando a numerosi tavoli di co-progettazione insieme ai Servizi sociali, alla Regione, all’Azienda sanitaria. Crediamo che questa strategia, questa metodologia di intervento sia un’occasione anche per rispondere alla crisi di partecipazione e alle difficoltà che le nostre comunità territoriali vivono nell’occuparsi delle situazioni di fragilità».

 

Progetti in carcere e contro il caporalato

Riflettori accesi anche sul progetto Common Ground – che mira a contrastare il grave sfruttamento lavorativo e a far emergere il fenomeno del caporalato molto presente anche in Friuli come ha evidenziato la coordinatrice del progetto, Francesca Peresson – e su Liberamente. Quest’ultimo – ha spiegato la referente Annarita De Nardo – «ha visto nel 2021, grazie ai fondi dell’8xmille e al contributo della fondazione Friuli, l’apertura di uno sportello informativo all’interno della Casa circondariale di Udine. L’obiettivo è curare la connessione tra il carcere e il territorio e favorire così il reinserimento delle persone detenute, in particolare di coloro che stanno finendo di scontare la propria pena. Nel 2023 sono state 128 le persone che ne hanno beneficiato».

 

Centro missionario: l’impegno nel Sud del Mondo

Infine è stato presentato il bilancio del Centro Missionario diocesano (qui puoi scaricare il pdf del bilancio sociale 2023). «Lo sguardo su quello che accade altrove e l’impegno che ne consegue – ha spiegato il segretario Stefano Comandsono strettamente connessi alle progettualità che realizziamo qui in Friuli, in un mondo globale, infatti, tutto si tiene. Ci sono relazioni di lunghissima data con altre diocesi, penso a quella di San Martìn, a Buenos Aires, che dura da sessant’anni. Qui, da giugno, quattro ragazze hanno iniziato un anno di Servizio civile con la Caritas di Udine e il Centro missionario, lo stesso accade in Etiopia. Ci sono poi progettualità nuove come a Makenì, diocesi della Sierra Leone, dove stiamo sostenendo la Caritas locale nel reinserimento di persone che sono rientrate da percorsi di emigrazione irregolare, in particolare si tratta di donne che hanno lavorato nei Paesi arabi».

 

Giovani e volontariato

Il Servizio civile è stato l’occasione per parlare anche dell’impegno a favore dei giovani. Numerose le proposte rivolte a loro: il Servizio civile universale, all’estero e sul territorio; la possibilità dell’alternanza scuola-lavoro nei servizi Caritas; le esperienze estive di volontariato come Caritas Summer (che anche nel 2024 ha visto la copertura di tutti i cinquanta posti disponibili). «Per ognuna di queste esperienze – ha spiegato la referente Fausta Gerini ragazzi e le ragazze frequentano percorsi di formazione, in questo modo hanno la possibilità di affrontare il servizio in maniera più consapevole, tanto che molti di loro fanno poi scelte di studi e professionali in continuità con quello che hanno vissuto». C’è poi anche il Centro Giovani Rivis 15. «Qui – ha aggiunto Gerin – i ragazzi e le ragazze trovano uno spazio in cui trascorrere il proprio tempo seguendo corsi, potendo fruire pure di uno studio di registrazione, ma anche semplicemente per stare insieme a coetanei. Soprattutto trovano educatori ed educatrici pronti all’ascolto che li possono sostenere in un momento di fragilità, valorizzando le loro risorse personali, nel 2023 sono stati ben 43».

 

Ecco la rassegna stampa

Il servizio del Tg FVG delle 19.30 di martedì 9 luglio (qui il link)

Il servizio di Telefriuli al Tg delle 19 di martedì 9 luglio (qui il link)

La notizia sul Messaggero Veneto di mercoledì 10 luglio (scarica qui il pdf)

La notizia sul settimanale diocesano La Vita cattolica di mercoledì 10 luglio (scarica qui il pdf)

La notizia sul Sir – Servizio Informazione Religiosa martedì 9 luglio (qui il link)

La notizia battuta dall’Ansa martedì 9 luglio (qui il link)

La notizia al Gr di Radio di Radio Spazio (qui il podcast)

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