Otto eventi disseminati sul territorio della Diocesi per illuminare il “Tempo del Creato” che inizierà domenica 1° settembre per concludersi venerdì 4 ottobre, festa liturgica di San Francesco d’Assisi. Filo rosso di questo mese sarà il tema «Sperare e agire con la creazione».
«Il “Tempo del creato” rappresenta un momento importante per una riflessione su quelli che sono i nostri stili di vita, un modo per ricordarci che la cura della nostra “casa comune” è un impegno che deve riguardare ognuno di noi – evidenzia il direttore di #CaritasUdine, don Luigi Gloazzo –. È questo un tempo particolarmente caro alla Caritas, perché la questione ambientale è strettamente connessa al tema della giustizia sociale: è ormai sotto gli occhi di tutti come l’accelerazione della crisi climatica alimenti l’allargarsi delle diseguaglianze sociali, tanto che in alcuni Paesi del mondo le migrazioni rimangono l’unica “politica di adattamento” a disposizione delle persone costrette ad abbandonare i propri luoghi di vita e lavoro. Serve dunque una consapevolezza radicata e matura, come indicato chiaramente da Papa Francesco».
Si inizia dunque sabato 31 agosto a Ravascletto. Qui alle 17.30 nella chiesa di San Matteo si terrà il concerto esperienziale di Maria Grazia De Paulis «Il canto della terra».
Domenica 1° settembre (Giornata di Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato) alle 17.30 a Udine, nella chiesa della B.V. del Carmine l’associazione Alea proporrà il concerto «Cantate domino – Laudate Deum».
Di seguito la locandina con il calendario di tutti gli appuntamenti.
Per chi volesse approfondire la riflessione, suggeriamo la lettura del messaggio di Papa Francesco (scaricabile a questo link).
Le iniziative proposte dall’Arcidiocesi di Udine sono state organizzate in particolare dal Servizio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, dall Centro missionario diocesano e dalla Caritas, insieme al Tavolo ecumenico che ha visto riunirsi attorno al Tempo del Creato le Chiese ortodosse serba e rumena, la Chiesa evangelica metodista, il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e la comunità armena.
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